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Paura mafia, Calcestruzzi sospende attività

PALERMOLa
Calcestruzzi Spa ha deciso oggi di sospendere in via cautelativa le
attività in Sicilia. La decisione della Calcestruzzi del gruppo
Italcementi, giunge dopo "verifiche interne – si legge in una nota –
messe in atto a seguito delle indagini della Procura di Caltanissetta
in taluni impianti di betonaggio in Sicilia, hanno individuato delle
irregolarità che sono state denunciate da Calcestruzzi alla
magistratura". La Calcestruzzi Spa è indagata dalla Procura
distrettuale antimafia di Caltanissetta per associazione mafiosa.




La decisione dopo un’indagine interna "appare
doverosa, in quanto la società – si legge in una nota – ritiene che
debbano essere chiariti tutti gli aspetti delle vicende irregolari,
allontanati i responsabili, modificate le regole, le procedure e le
modalità di produzione in termini tali da impedire il ripetersi di tali
episodi".




Il provvedimento cautelare, che diventa
immediatamente esecutivo, interessa i sette impianti gestiti e i 26
dipendenti occupati dalla società. "La sospensione dell’esercizio –
continua la nota della Calcestruzzi Spa – sarà attuata con la fermata
delle attività, limitando temporaneamente l’operatività esclusivamente
alle forniture per le quali la società ha obblighi contrattuali
vincolanti".




"Tali commesse – prosegue la nota – saranno portate
a termine sotto il controllo di funzionari provenienti da altre sedi
che assicureranno il corretto presidio delle centrali di betonaggio. I
soli dipendenti che non saranno oggetto di provvedimento disciplinare
verranno impegnati in lavori di manutenzione e in corsi di formazione
sulle regole generali che disciplinano l’attività e, ovviamente, su
tutte le nuove procedure produttive che saranno messe in atto; a loro
verrà assicurato il regolare trattamento economico".




La Calcestruzzi Spa informa inoltre che "l’attività
in Sicilia sarà ripresa solo dopo la corretta implementazione delle
procedure operative (peraltro già avviate dal 1997, anno di
acquisizione della Calcestruzzi al tempo detenuta dal gruppo Compart ex
Ferruzzi), il rafforzamento dei criteri di governance e il varo di
sistemi di controllo e di compliance, anche più stringenti per la
puntuale applicazione delle regole aziendali".




A supporto della complessa attività di
rielaborazione e consolidamento delle regole ma anche per ribadire la
propria linea di rifiuto di qualsivoglia contiguità o compiacenza con
fenomeni di criminalità organizzata, Calcestruzzi – continua la nota –
ha costituito un pool per la governance nel settore del calcestruzzo
composta da esperti di riconosciuta autorevolezza ed esperienza.




"La società – prosegue la nota – è grata al dottor
Pierluigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia, al professor
Giovanni Fiandaca, ordinario di diritto penale dell’Università di
Palermo e al professor Donato Masciandaro, ordinario di economia della
regolamentazione finanziaria all’Università Bocconi di Milano, per aver
accettato l’incarico di supervisore nella rilevazione dei problemi da
affrontare e nella rielaborazione di regole e procedure da attuare".




"L’iniziativa – conclude la nota della Calcestruzzi
– potrà costituire un modello di riferimento per l’intero comparto del
calcestruzzo spesso impegnato in aree interessate da rilevanti fenomeni
di devianza criminale".

23/12/2007

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