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L’Ateneo all’opera… pubblica
di Michele Spalletta

L’Università etnea approva il piano dei
cantieri per il triennio 2008-2010. Arrivano i nuovi spazi per la
facoltà di Giurisprudenza, ma si arena il parcheggio di via Vaccarini


Torre biologica, parcheggio interrato in piazza Vaccarini,
completamento del dipartimento scientifico del centro universitario di
via Santa Sofia, ma anche nuove strutture e acquisizioni per la facoltà
di Giurisprudenza. Sono solo alcune delle opere in lista nel programma
triennale delle opere pubbliche che l’Università ha approvato lo scorso
settembre e che va ad aggiornare il precedente, varato nell’ottobre
2006. Il nuovo piano, che coprirà il periodo 2008-2010, conserva molte
delle infrastrutture messe in cantiere dal suo predecessore, con
l’aggiunta di importanti novità.
Ma
andiamo con ordine. Per prima cosa si passa dai 102 milioni di euro del
piano 2007-2009 ai quasi 130 previsti dal nuovo progetto. Un incremento
non di poco che va ad aggiungere ulteriori risorse a quasi tutti i
cantieri. Come si diceva, molte opere vedono coinvolta la facoltà di
Giurisprudenza che, non è certo notizia degli ultimi giorni, vede
considerevolmente aggravati gli storici problemi di sovraffollamento e
di mancanza di strutture per i propri studenti. «Purtroppo i problemi
si sono storicizzati» commenta il preside della facoltà, Luigi
Arcidiacono, che porta alla cronaca un’ulteriore amarezza: «Sono
costretto a chiudere momentaneamente la sede dell’ex cinema Ritz a
causa di infiltrazioni di acqua. Si aggiungono problemi su problemi –
aggiunge il preside – anche perchè in quella sede si svolgevano i corsi
del primo anno, e le matricole che si perderanno adesso non le
recupereremo più».
Malgrado l’amarezza per l’ennesimo problema di
spazi, il preside Arcidiacono prende una boccata d’aria attraverso i
progetti inseriti nel nuovo piano triennale, dove sono previste, oltre
le acquisizioni di nuovi edifici (l’ex Gil e l’ex cinema Minerva, per
un valore complessivo di quasi 6 milioni di euro, ndr), anche il
completamento di due importanti strutture, la Purità e l’ex autoparco
in via Roccaromana, per le quali sono stanziati oltre 9 milioni di
euro. «La Purità ha già ripreso i suoi lavori (dopo lo stop della
soprintendenza ai beni culturali per la scoperta di reperti
archeologici nell’area, ndr), anche se, per motivi di conservazione dei
ritrovamenti, abbiamo definitivamente perso due aule. Nella struttura
che ospitava la chiesa  – prosegue Arcidiacono – faremo un
auditorium-aula magna». Per quanto riguarda l’edificio di via
Roccaromana, il parere favorevole del Genio civile ha dato avvio alla
delibera sul bando, che il Consiglio comunale dovrebbe realizzare a
breve.
Notizie positive per gli studenti della facoltà di
Giurisprudenza, che grazie anche all’acquisizione della struttura che
ospitava la clinica dermosifilopatica e l’edificio in via Gallo, potrà
avere un nuovo “polmone” per la biblioteca.
Per quanto riguarda i
tempi di realizzazione, la Purità dovrebbe essere completata entro il
prossimo ottobre, mentre gli edifici di via Roccaromana sarano fruibili
entro 20 mesi.
Tornando al Piano, altro importante progetto riguarda
la Torre biologica della facoltà di Medicina, per la quale sono stati
stanziati oltre 24 milioni di euro. La struttura, che verrà realizzata
in via Santa Sofia «permetterà a tutti gli istitui biologici del primo
biennio – spiega il preside della facoltà, Nunzio Crimi – di essere
collocati in una sede di alto livello perché consentirà di espletare al
meglio tutte le attività di ricerca di base e di laboratorio».
Discorso
a parte per il parcheggio interrato di piazza Vaccarini. Inserito nel
piano triennale con uno stanziamento di 6,5 milioni di euro, come ci
spiega il responsabile delle opere pubbliche dell’Università, Francesco
Rapisarda, «in un primo momento si sarebbe dovuto realizzare attraverso
un project financing, ma visto che metà degli stalli realizzati
sarebbero andati al Comune, la restante parte non sarebbe stata
sufficiente per il finanziatore privato. Per questo motivo – conclude
Rapisarda – il progetto al momento è in sospeso, in attesa di trovare
dei fondi alternativi, europei, per permettere all’Università di
realizzare l’opera autonomamente».

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