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Strutture, tutti i cantieri dei prossimi tre anni
di Michele Spalletta

Aule, laboratori, ristrutturazioni, un nuovo orto botanico alla Cittadella. Lavori
per 102 milioni di euro. Ecco cosa prevede il Piano triennale delle opere pubbliche dell’Ateneo


Laboratori, nuove sedi per la didattica, strutture di servizio,
interventi di manutenzione e ristrutturazione, persino un nuovo orto
botanico. Sono oltre 102 i milioni di euro stanziati dall’Università di
Catania per i lavori previsti dal piano delle opere pubbliche,
approvato lo scorso 20 ottobre. Strutture necessarie per lo sviluppo
delle attività didattiche, ma anche per dare risposta ad esigenze
logistiche improrogabili che nascono dalla crescente insufficienza di
spazi a fronte degli oltre 65 mila studenti iscritti all’ateneo.

Tra le strutture che ospiteranno le nuove aule e laboratori per gli
studenti, i poli didattici per la facoltà di Giurisprudenza della
Purità e di via Roccaromana sono certamente di maggiore rilievo. Già da
molto tempo in “previsione”, queste strutture – insieme con le nuove
aule del complesso delle Verginelle (queste ultime non inserite nel
piano delle opere del prossimo triennio) – sono di fondamentale
importanza per una Facoltà che da anni soffre grossi problemi logistici
nell’organizzazione delle attività didattiche, visto l’imponente numero
di matricole che ogni anno si iscrivono alle lauree giuridiche. Ma il
problema degli spazi non è certo un’esclusiva di Giurisprudenza. Tutto
l’ateneo deve far fronte a una sempre crescente quota di studenti. Per
questo motivo il Piano triennale prevede una serie di interventi che
riguardano manutenzioni e ristrutturazioni, ma anche nuove edificazioni
che nella maggior parte dei casi andranno a beneficio delle facoltà
all’interno della Cittadella universitaria in via Santa Sofia: la Torre
Biologica per la facoltà di Medicina (già andata in gara d’appalto,
importo superiore ai 20 milioni di euro) e un nuovo “corpo di fabbrica
da destinare ad aule e laboratori” (anche questo già andato in gara
d’appalto, importo di oltre 3 milioni di euro) per gli studenti di
Farmacia sono tra gli intreventi più significiativi. Inoltre c’è in
programma anche l’ampliamento e il completamento del dipartimento
bio-scientifico della facoltà di Agraria, per il quale è prevista una
spesa di quasi 23 milioni di euro, dieci dei quali previsti da
investimenti privati (ancora da recuperare).

Tra le infrastrutture previste,  inoltre, è inserita la
realizzazione del polo linguistico multimediale con nuovi laboratori
informatici. Sorgerà sempre alla Cittadella, i lavori dovrebbero
partire nel terzo trimestre del 2007 per conludersi a metà del 2009.

Altra “novità” prevista dal Piano è un nuovo Orto botanico alle
spalle della nuova sede della facoltà di Agraria in via Santa Sofia. La
struttura avrà finalità didattiche, costo dell’intervento 5 milioni e
300 mila euro, in parte già coperti dalla disponibilità dell’Ateneo. Da
annotare interventi di manutenzione straordinaria nell’ex palazzo
dell’Accademia di Belle Arti, a piazza Manganelli, e a Palazzo
Sangiuliano in piazza Università: ospiteranno uffici e strutture di
servizio. 

Ma siccome non di sole aule si vive, molti disagi, per prof e
studenti, riguardano anche altri aspetti del “vivere l’Università”. Uno
fra tutti il problema legato alle aree di parcheggio. Mentre per il
personale docente sono quasi ovunque previste aree di parcheggio
riservate, gli studenti vivono giornalmente pesanti problemi per
raggiungere e trovare posti auto vicino alle facoltà, soprattutto
quelle che si trovano all’interno dell’area urbana. Uno degli
interventi previsti dal Piano riguarda proprio la realizzazione di un
nuovo parcheggio interrato in piazza Vaccarini (alle spalle dei
Benedettini), che servirà ad accogliere gli studenti delle facoltà
limitrofe di Lettere, Lingue e Giurisprudenza e che, almeno nelle
intenzioni, dovrebbe essere gratuito. Il progetto del parcheggio in
zona infatti non è una novità del Piano 2007/2009. Già negli anni
passati, come spiega l’ingegnere Lucio Mannino dell’ufficio tecnico
d’Ateneo e responsabile di molti procedimenti inseriti nel Piano
triennale, «era stata prevista la realizzazione del parcheggio in
piazza Vaccarini attraverso lo strumento del project financing,
affidandone quindi la realizzazione e la gestione, mediante bando di
gara, a una ditta privata». In questo caso, com’è facile immaginare, il
privato avrebbe dovuto inserire un ticket a pagamento per coprire i
costi di realizzazione e gestione nell’arco della concessione. «Il
problema principale e per il quale non si è trovato alcun privato
disposto alla realizzazione e gestione dell’impianto – continua Mannino
– sta nel costo oneroso degli investimenti e nel limitato spazio che
dovrebbe accogliere i posti auto, il che si traduce in un investimento
a lunghissimo termine per coprire le spese e ricavarne degli utili». è
per questo motivo che l’Ateneo – prevedendo di far rientrare i costi 
(6 milioni di euro) tra le spese coperte dalla disponibilità
dell’Università – dovrebbe potere realizzare il parcheggio in proprio.
Ed eliminando l’investimento di privati la struttura dovrebbe essere
fruibile gratuitamente, almeno per gli studenti. C’è un però. Il
parcheggio Vaccarini non è inserito nell’elenco annuale delle opere,
per le quali sono già certe le coperture e gli stanziamenti finanziari.
La sua realizzazione pertanto è subordinata all’effettiva presenza dei
finanziamenti.

Oltre agli investimenti su nuove strutture, il piano comprende anche
una serie di misure finalizzate al risparmio energetico, come
l’installazione di diversi impianti solari fotovoltaici nelle facoltà
di Agraria, Economia, Ingegneria, Scienze MM. FF. e NN. e Scienze
Politiche. La realizzazione di questi impianti, però, almeno come
dichiarato dall’ufficio competente, sarà per la maggior parte
subordinata alla richiesta delle singole facoltà e a finanziamenti
specifici.

Inseriti nel Piano triennale anche diversi interventi di edilizia
sportiva, come il completamento dei campi di calcio e rugby a Trappeto
Nord e la realizzazione di una piscina coperta nel Centro Universitario
di via Santa Sofia (se ne parla da tempo, ndr). Anche questi lavori
però, seppur presenti nel Piano triennale, non rientrano tra i costi
finanziati per il 2007: per cui l’inizio dei lavori dovrà attendere
l’effettiva copertura finanziaria.

Quasi tutti gli interventi previsti dal piano triennale dovrebbero partire già dal prossimo anno solare.
I
102 milioni di euro già previsti dal Piano delle opere pubbliche per il
triennio 2007-2009 dovrebbero coprire, oltre le spese di manutenzione
ordinaria e straordinaria e regolarizzazione delle strutture già
esistenti, tutti i lavori per la realizzazione dei nuovi impianti ad
uso e consumo degli studenti. Se gli stanziamenti di bilancio ammontano
a quasi 59,5 milioni di euro, nella somma destinata alla copertura del
piano sono considerati altri 27 milioni di euro da «entrate aventi
destinazione vincolata per legge». Poco più di 3 milioni di euro
provengono da mutui contratti dall’Ateneo e altre entrate ammontano a
ulteriori 3 milioni.
Il capitale privato che, come abbiamo visto,
è interamente destinato alla realizzazione del dipartimento
Bio-scientifico di Agraria, ammonta a meno del dieci per cento dello
stanziamento totale. Esempi esteri hanno dimostrato come sia possibile
reperire risorse da investitori privati mediante sponsorizzazioni,
garantendo un’alta qualità di formazione, ricerca e servizi agli
studenti. Di certo, viste le ristrettezze economiche in cui versa
l’intero comparto universitario, potrebbe essere una strada da
perseguire per consentire un maggiore afflusso di risorse da destinare
alla formazione degli studenti e alla ricerca, che sono i pilastri sui
quali è fondata l’Università.

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