APPELLO PER UN PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI PROCESSATI

 

Il 12 dicembre sarà il 38° anniversario della strage di
piazza Fontana che segnò l’avvio della strategia stragista in
funzione antioperaia e controrivoluzionaria da parte della borghesia,
per colpire e frantumare la mobilitazione di classe.

Oggi
come ieri lo stato è artefice di stragi e repressione, che
attualmente assumono, sul fronte esterno, la forma di aggressioni
militari contro altri popoli, come in Afghanistan, Iraq, Libano e
Palestina e dove si riscontra una forte resistenza di quegli stessi
popoli.

Sul
fronte interno, come faccia della stessa medaglia, lo stato sta
portando avanti un sistematico programma di militarizzazione e
repressione delle contraddizioni sociali, attraverso la promulgazione
di leggi liberticide e politiche securitarie: la limitazione
dell’agibilità politica e sindacale fuori dalle compatibilità
prestabilite.

Nonostante
questo massiccio attacco padronale la mobilitazione di massa
continua: esempi evidenti sono rappresentati dalla grande
partecipazione operaia alle mobilitazioni per il rinnovo del
contratto dei metalmeccanici, contro il precariato, contro
l’ampliamento della basi USA in Italia, la NO TAV in Val di Susa, le
mobilitazioni dei lavoratori immigrati contro i pesanti ricatti che
subiscono ed il supersfruttamento e non da ultime le lotte dei
detenuti che in questi giorni attraversano le carceri per
l’abolizione dell’ergastolo e le dure condizioni di prigionia.

In
questo quadro di conflitto è sistematico l’attacco repressivo
e preventivo che lo stato sta conducendo contro tutti i tentativi di
riorganizzazione politica, espressione dello scontro di classe
esistente, attraverso l’incarcerazione di comunisti, antimperialisti,
antifascisti ed anarchici; i licenziamenti politici di delegati e
operai combattivi da Melfi a Milano.

Particolare
aggressività ha dimostrato l’Operazione Tramonto che tra
Milano, Padova, Torino e Trieste ha portato all’arresto di 17 persone
tra militanti comunisti, compagni di movimento, apprezzati
sindacalisti di base, che erano attivi nell’organizzazione delle
lotte nei propri posti di lavoro, sul territorio, nelle università
e contro l’imperialismo, al di fuori degli schemi della compatibilità
politico-istituzionale.

Non
casuale è stata la scelta da parte della Magistratura di
fissare l’udienza preliminare proprio in occasione dell’anniversario
dell’attentato di piazza Fontana, riproponendo uno scenario in cui
"giudici e parti lese" sono quello stesso stato stragista,
i piduisti, i neofascisti e i padroni assassini, mandanti ed
esecutori di una stagione di stragi antiproletarie.

Si
tenta così un’operazione di rovesciamento delle parti e di
cancellazione della memoria storica: per questo è importante
mobilitarci ed esprimere la solidarietà di classe ai compagni
sotto processo, partecipando al presidio che si terrà davanti
al carcere di San Vittore il giorno 12 dicembre a partire dalle ore
9.00.

Tanto
più importante sarà la mobilitazione in questa
giornata, considerando che i neofascisti di FN hanno pubblicamente
espresso la volontà di presidiare la piazza in funzione
anticomunista.

La
solidarietà è un’arma!

Opponiamoci
alla repressione!

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